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Mr.Tiger & 1290 Superduker






Matteo Bonamici . alias Mr Tiger ha finalmente avuto in consegna la sua Super Duke che la KTM ha deciso di lasciargli per qualche mese ma facciamo raccontare da lui questa presa di contato e i 2 giorni passati al circuito del Mugello .

"Dopo aver partecipato al concorso indetto sul sito Superduker1290.com scopro di essere stato selezionato come rappresentante per l’Italia. 
Mi aspettano diversi mesi in compagnia della “bestia”, tra km prove mirate e sfide a colpi di like con gli altri tre finalisti provenienti da Inghilterra, Australia e Germania.
Il vincitore come sapete si porterà a casa una superduke nuova fiammante.





Parto da casa con un po’ di preoccupazione, il tempo non sembra dei migliori e rischia di rovinare un weekend che si prospettava bellissimo, alla fine come vedremo il meteo sarà clemente e mi regalerà 2 giorni di pista praticamente sempre asciutta.

Arrivo il giovedì in autodromo, e fervono i preparativi per l’allestimento di questo primo Orange TNT day…


Non sto nella pelle e vado subito a sbirciare nei box e scorgo subito la mia “bestia”, impossibile non riconoscerla, nera e arancio ricca di power parts, spiccano su tutti il terminale akra e il portatarga corto che ne slanciano la linea gia cattiva di suo..

Scambio due parole con Paolo Fabiano, marketing manager di KTM Italia riguardo al concorso e ricevo con io sommo piacere diverse parti di abbigliamento da indossare nei mesi in cui avrò la fortuna di guidare la maxi naked austriaca.

Il venerdì mattina non sto nella pelle e alle 830 sono gia in autodromo. Scopro che in questa giornata dividerò la moto con il giornalista di Motociclismo Aldo Ballerini, sul posto per scrivere un articolo sulla moto che ho in prova. Ho la fortuna di seguire tutte le fasi della realizzazione del pezzo che inizia con le foto statiche, approfitto quindi per fare qualche scatto anche io

Dopo aver letto di tutto e di piu sulla Bestia, ero un pò intimorito quando l’ho vista dal vivo, emanava cattivera da ogni lato e l’allestimento RACE che ho in prova non faceva altro che enfatizzare questo aspetto.
Salgo e trovo la prima sorpresa, la posizione è comoda anche per una persona fuori dagli standard come me ( 186 cm, 98 kili a secco), le gambe sono moderatamente inclinate anche considerando le pedane arretrate montate sull’esemplare in prova. Il manubrio è alla corretta distanza, e il busto è leggermente caricato in avanti, insomma l’impressione è che a dispetto di un immagine racing sia una moto con cui su strada si può macinare km senza problemi.
Accendo il quadro e trovo un cruscotto ricchissimo di informazioni e molto intuitivo, comincio a giocare con i set up e decido di partire con mappa SPORT , TC inserito e ABS in modalità SUPERMOTO.






Quello che provo ruotando la manopola i primi km è difficile da descrivere, un motore ricchissimo di coppia, pieno a qualsiasi regime capace di tirare qualsiasi rapporto senza la minima fatica, ma allo stesso modo fluido lineare fin dai bassi giri, insomma non scalpita come qualche altro bicilindrico di grossa cilindrata che avevo provato.
Bene, penso non è cosi bestiale come mi aspettavo...ma probabilmente sto parzializzando il gas, quindi prendo fiducia e comincio ad aprire con decisione: il risultato è una moto che fa strada in maniera impressionante, passati i 7000 non ne vuole sapere di tenere la ruota anteriore abbassata anche nei cambi 3-4 marcia...insomma l’adrenalina non manca. Pizzico diverse volte il limitatore segno che il bicilindirco non ha cali vistosissimi nella zona alta del contagiri.

Quello che stupisce però complice anche qualche km su strada durante la pausa pranzo è che il lato brutale del motore viene fuori se lo si cerca, perchè per strada godendosi i quasi 14 kgm di coppia del biclindrico austriaco si può guidare davvero di buon passo senza chiamare in causa la zona alta del contagiri, basta mettere dentro la terza o la quarta marcia e concentrarsi sulla guida.

La guida appunto, da una moto cosi potente e con quote che forse che favoriscono la stabilità ti aspetteresti una moto poco agile...errore..la moto scende rapida in piega, molto veloce nei piff paff, non tende mai ad allargare troppo anche quando in uscita si richiama tutta la coppia che la SD R ha a disposizione. Non è mai nervosa ha davvero un equilibrio invidiabile. Anche prossima alla massima velocità ( credo di aver visto i 280..) la moto è stabile e mai nervosa, e anche le due arrabbiate vengono digerite senza problemi con una precisione invidiabile.

Era la prima volta che guidavo in pista una moto con il TC e devo dire che sopratutto sul finire della giornata di sabato quando la sportsmart 2 posteriore ha cominciato a dare i primi segni di cedimento è stata una fortuna averlo, non tanto perchè mi ha salvato da qualche scodata di troppo ma sopratutto per un sicurezza mentale in piu: sai che c’è che funziona e puoi permetterti una guida piu rilassata.
Non ho mai sentito entrare il TC invasivamente anche quando negli ultimi turni aprivo deciso, la moto derapava leggermente e tutto tornava alla normalità.

I freni non hanno bisogno di presentazioni: al momento sono il top della produzione stradale brembo, basta un dito per fermarsi in qualsiasi occasione, frena forte la SD, ma la frenata rimane molto modulabile.

Posso concludere dicendo che a dispetto di una moto “ cattiva “ la SD è davvero un ottima naked stradale, con un motore superlativo , una guida efficace e se vogliamo facile, adatta a fare km su strada su e giu per i passi e che può concedersi qualche track day senza preoccuparsi troppo delle carenate sui rettilinei. Forse in pista una concorrente italiana fa un pò meglio, ma avendola guidata su strada non trasmette le stesse senzazioni di equilibrio della S

Terminata la giornata in pista mi aspettano foto e video con la consegna ufficiale delle chiavi, sono abbastanza frastornato e come si può intuire dal video pubblicato su Motociclismo decisamente emozionato e infatti buco l’obbiettivo come un blocco di granito

Sabato la situazione non sembra cambiata ma man mano che mi avvicino all’autodromo vedo il sole fare capolino e sorpresa trovo la pista asciutta.. Mi cambio al volo e dopo 10 minuti sono gia in pista…praticamente giro dalle 11 alle 17, giusto la pausa pranzo mi ferma, sempre gentilmente offerta da KTM Italia.
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Che spettacolo le foto parlano da sole"


























E non dimenticate di supportare Matteo Bonamici meglio conosciuto come Mr Tiger non appena la KTM chiederà a voi lettori di esprimere le vostra preferenza .


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